Con la tragica rotta di Caporetto Padova viene a trovarsi in piena zona di guerra e diventa così “la Capitale al Fronte” con una grande organizzazione ospedaliera, per oltre 7.500 posti letto.
In tutta la città vengono allestiti ospedali da campo, in gran parte negli edifici scolastici e universitari, ma anche in strutture religiose.
Si propongono tre itinerari alla scoperta di questi luoghi:
- S. Giovanni da Verdara, antico complesso conventuale, divenuto il principale ospedale militare, Scuole Arria e Seminario Vescovile, che ospitava l’ospedale da campo gestito dalla Croce Rossa, dove operarono molte infermiere padovane.
- Ospedale Civile con i suoi oltre 700 posti letto, Scuola Ardigò e Basilica di Santa Giustina, il cui Convento, a seguito dell’espropriazione del 1810, venne trasformato prima in Caserma e poi in ospedale militare fino al 1919.
- Ex macello Vecchio, oggi Istituto P. Selvatico, dove era stata allestita una sala per le dissezioni anatomiche a disposizione degli studenti di medicina del corso “B” del famoso “Battaglione Universitario”, e Tempio della Pace, unico esempio a Padova di chiesa ossario.
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