L’Orto Botanico di Padova, sito Unesco dal 1997, fu fondato nel 1545 ed è considerato il più antico Orto Universitario al mondo. Una delle caratteristiche che lo rendono unico è l’aver conservato l’ubicazione e la forma originaria .
Con i suoi 2 ettari di estensione e le 3500 diverse specie racchiude un microcosmo vegetale di elevato valore scientifico didattico.
Una visita all’Orto Botanico, oltre ad essere una piacevole passeggiata spaziando con lo sguardo alle Basiliche di Sant’Antonio e di Santa Giustina, si rivelerà molto interessante per la particolarità degli ambienti e delle collezioni.
Le collezioni presenti permettono di poter conoscere e guardare le piante sotto una molteplicità di aspetti. A tal fine sono stati ricreati settori con collezioni di piante rare come la Ruta Patavina e flora dei Colli Euganei, vi è un’ampia collezione di piante insettivore e di piante che per la prima volta furono introdotte in Italia quali la patata, il sesamo, l’agave. Non da ultimo vanno menzionate le piante velenose, le piante medicinali e aromatiche presenti all’interno della parte più antica dell’Orto.
Degni di nota sono gli ambienti: ecco che accanto alla Macchia Mediterranea possiamo veder le piante acquatiche con le coloratissime ninfee e i fior di Loto, oppure la Roccera Alpina dove il pino mugo e stella alpina arricchiscono il variegato ecosistema accanto alla serra tropicale con la vastissima collezione di orchidee e felci.
Uno degli itinerari più interessanti è quello alla ricerca delle piante “storiche” dalla Palma di Goethe del 1585 al Platano cavo del 1680, passando per il Ginko Biloba e le Magnolie del XVIII secolo.
L’Orto botanico cinquecentesco ha ora raddoppiato la sua superficie con le serre del Giardino delle Biodiversità: “Un bosco. Il mare. Una spiaggia. Anche gli spazi verdi di una città: tutti sono ecosistemi”..e tutti sono visibili al suo interno!
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