Città degli affreschi
Padova
Il trecento: Giotto e i giotteschi
Un itinerario tra i massimi capolavori della pittura parietale che resero la Padova trecentesca un unicum del genere vantando un numero incredibile di cappelle familiari decorate a fresco.
A dare il via a questa magnifica stagione furono gli Scrovegni con Giotto nella loro celebre Cappella palatina, seguirono a ruota i Carraresi, Signori della città che dal Guariento si fecero decorare la Cappella (ora sede dell’Accademia Galileiana di Lettere e Arti). Sempre Guariento è presente nella Chiesa degli Eremitani col ciclo dedicato a SS Filippo e Giacomo nella Cappella Maggiore.
Nella Basilica di Sant’Antonio sono custoditi i cicli maggiori di Altichiero da Zevio coadiuvato dal bolognese Jacopo Avanzi entrambi in opera alla Cappella di San Giacomo per Bonifacio Lupi di Soragna con la vita di san Giacomo Maggiore e la magnifica crocifissione.
Sul sagrato della Basilica sorge l’Oratorio di San Giorgio decorato da Altichiero per Raimondino Lupi di Soragna con il ciclo dedicato ai SS Giorgio, Lucia e Caterina
Ed infine Giusto de Menabuoi presente in Battistero ad affrescare la Cappella per Fina Buzzaccarini e Francesco il Vecchio Da Carrara. Poco dopo completerà la splendida Cappella del Beato Luca, in Sant’Antonio, con episodi dei SS Filippo e Giacomo